Nel vibrante panorama artistico dell’Etiopia del X secolo, emerge una figura enigmatica: Giabra. Purtroppo, poche informazioni concrete sulla sua vita sono giunte fino a noi. Sappiamo che fu un artista di talento che lasciò un segno indelebile nel mondo dell’arte sacra etiopica. Tra le sue opere più celebri, spicca il “Trittico di Giabra”, un capolavoro ricco di simbolismo e spiritualità, oggi custodito nella Chiesa di Debre Birhan Selassie, a Gondar.
Il Trittico, dipinto su tavola di legno, è suddiviso in tre pannelli principali:
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La Natività: Questo pannello raffigura la scena classica della nascita di Gesù, con Maria e Giuseppe che contemplino il neonato in una mangiatoia. Il bambino è avvolto in bende bianche, simbolo di purezza, mentre angeli cantano inni celesti intorno a lui.
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La Crocifissione: Nel secondo pannello, Giabra ci presenta una rappresentazione potente e commovente della crocifissione di Gesù. Cristo è dipinto sulla croce con un’espressione di dolore e compassione, mentre ai suoi piedi si inginocchiolano Maria e il discepolo prediletto Giovanni. L’artista ha magistralmente catturato la tragedia dell’evento, utilizzando colori cupi e linee drammatiche.
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La Resurrezione: L’ultimo pannello celebra il trionfo di Cristo sulla morte. Gesù appare risorto, avvolto in una luce dorata, mentre i suoi discepoli lo osservano con stupore e gioia. Il cielo azzurro alle sue spalle evoca un senso di speranza e eternità.
Giabra utilizza tecniche pittoriche tipiche dell’arte etiopica, con l’uso abbondante di colori vibranti, oro e motivi geometrici. Le figure sono spesso stilizzate, con grandi occhi e corpi allungati, riflesso della visione spirituale che permeava l’arte religiosa di quel periodo.
Uno dei tratti distintivi del Trittico di Giabra è il suo ricco simbolismo. Ogni dettaglio, dal colore delle vesti alle espressioni facciali, ha un significato profondo legato alla dottrina cristiana.
Ad esempio:
- Il colore rosso è spesso associato al sangue di Cristo e al sacrificio.
- L’oro rappresenta la divinità e l’eternità.
- Gli occhi grandi dei personaggi simboleggiano la conoscenza spirituale.
Attraverso questi elementi simbolici, Giabra invita lo spettatore a riflettere sulla natura divina di Cristo e sul suo ruolo come salvatore dell’umanità.
Il Trittico di Giabra è un esempio straordinario della ricchezza e della complessità dell’arte sacra etiopica. Non è solo una semplice rappresentazione di eventi biblici, ma un viaggio spirituale che invita lo spettatore a contemplare la natura divina e il mistero della vita dopo la morte.
La sua influenza sull’arte etiopica successiva fu profonda, ispirando artisti per generazioni a venire.
Ancora oggi, il Trittico di Giabra continua ad affascinare e a stupire visitatori da tutto il mondo, testimoniando l’universalità del linguaggio dell’arte e la forza della fede che lo ha ispirato.